L’identità sessuale

di Rosa Olga Nardelli

Questo articolo è l’ideale premessa per l’articolo “Il bullismo omofobico”.

L’identità sessuale costituisce un tassello fondamentale della propria identità, al pari, per esempio, della professione, del luogo in cui si vive, delle proprie origini, ecc… Nel definire una persona, nel definire noi stessi, chi siamo, non possiamo prescindere anche dalla nostra identità sessuale.

Da un punto di vista scientifico, l’identità sessuale è un costrutto multidimensionale, cioè è costituito da più aspetti:

  • L’identità biologica, ovvero il sesso biologico di un individuo, definito al momento del concepimento.
  • L’identità di genere, ovvero come io mi rapporto a me stesso. È la personale percezione di sentirsi appartenere al genere maschile o al genere femminile. Nella maggior parte delle persone l’identità di genere coincide con l’identità biologica; nei casi di disforia di genere, invece, non c’è corrispondenza tra il sesso biologico e l’identità di genere e la persona prova disagio e malessere nella propria identità biologica.
  • Il ruolo di genere, ovvero come io mi rapporto alla società e come la società si rapporta a me. È la manifestazione pubblica dell’identità di genere, ed è costituita da tutte le credenze ed aspettative inerenti a ciò che viene considerato adeguato per una femmina e per un maschio. Il ruolo di genere è strettamente collegato al contesto sociale, culturale, storico-geografico in cui una persona si muove.
  • L’orientamento sessuale, ovvero come mi rapporto ad un’altra persona. Si definisce orientamento sessuale un modello stabile di attrazione emotiva, romantica e/o sessuale verso un’altra persona; a seconda del sesso biologico dell’altro avremo tre orientamenti sessuali: eterosessuale, bisessuale, omosessuale (American Psychological Association, 2008). È una caratteristica propria dell’individuo che si esprime nella relazione con l’altro ed è connessa ai bisogni di sicurezza e sociali quali i bisogni di amore, affetto ed intimità.

La definizione di identità sessuale apre una riflessione sulle dinamiche sociali e culturali che riguardano il corpo e la sfera dell’affettività. Il genere e, di conseguenza, ciò che significa “essere uomo” e “essere donna” viene costruito socialmente e culturalmente in un dato tempo e in un determinato spazio, quindi, come tale, assume significati diversi a seconda del contesto. Nella vita quotidiana gesti e azioni avvengono in un quadro normativo rigido che produce i corpi sessuati ed esclude la devianza dalla norma. La cultura occidentale è costruita intorno ad un modello definito “eteronormativo” della relazione tra i generi, in una logica binaria che regola rigidamente le aspettative e tutto ciò che si ritiene adeguato per i maschi e per le femmine rispetto ai comportamenti, alle scelte, al corpo, alla sessualità e alla riproduzione.

Questo modello possiamo considerarlo alla base tanto del sessismo quanto dell’omofobia, atteggiamenti entrambi che concorrono a legittimare e giustificare la violenza. Inoltre, questa premessa ci è utile anche per capire le radici del bullismo omofobico e il motivo per il quale è necessario prevenirlo e arginarlo.

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